25 nov 2010

Esseri umani o protozoi unicellulari?

Non so voi, ma la gioventù di oggi (manco avessi 80 anni, ma vabbè), mi fa arrovellare le budella ogni giorno di più.

Sarà perché sono stata abituata ad usare il cervello, da buon essere umano quale sono, da quando ero una pupetta senza i denti e con la sputazza sul bavaglio, ma certi pseudo-atteggiamenti bimbominchiosi proprio non riesco a concepirli.

Cioè, va bene che ogni povero cristo di questo mondo ha il diritto di avere i propri gusti e una propria facoltà mentale autonoma, ma in certi casi è proprio necessario far suonare il campanello d'allarme, tipo "Din, Din, Din... Attenzione, livello di bimbominchiese troppo alto, rischio di sovraccarico!".

Giusto un po' di tempo fa, mentre cazzeggiavo allegramente su Facebook, mi contatta in chat una sedicente fan di Michael Jackson (che da anni è il mio idolo musicale). Premetto che costei ha una cosa come 3 anni per gamba e che quindi, come la maggior parte di quelli come lei, è fan dal 25 Giugno 2009 (giorno della morte di Michael), ma sorvoliamo su questo, non voglio soffermarmi su digressioni pressochè inutili.

Ad un certo punto mi domanda: "Come stai?", e io le rispondo, con la tipica frase di circostanza che si usa quando non sai che altro dire: "Bene grazie e tu?".

Lei mi fa: "Male...". Sforzandomi di essere gentile le chiedo: "Come mai? Cos'è successo?".

E di tutta risposta ricevo un: "Ma come perchè? Perchè oggi è il 25 Settembre no?".

A quel punto, con gli occhi fuori dalle orbite ed il sangue al cervello, chiudo la conversazione all'istante, scandalizzata a livelli stratosferici.

Ma vi sembra normale? Cioè, praticamente, secondo questa sottospecie di protozoi unicellulari privi di qualsiasi senso logico, tu non puoi essere ritenuto fan, se ogni santo 25 del mese non ti butti a terra strappandoti i capelli e piangendo come una disperata per ricordare la morte di Michael, essendo profondamente convinti che questo lacrimevole "teatrino" lo renda felice da lassù.

Non importa se fino all'altro giorno non avevi neanche la minima idea di cosa fosse Thriller o se scambiano un qualunque essere che indossa un cappello nero e dei mocassini con dei calzini bianchi per Michael. Ma figuriamoci!

Oppure giusto l'altro giorno, mentre ero in metro a Milano, mi è capitato un episodio altrettanto eclatante.

C'era una ragazzina di circa 14/15 anni seduta di fronte a me, che aveva in mano una di quelle cartellette color bianco sporco mezze trasparenti con un manico nero, che ogni liceale di questa terra ha usato almeno una volta per trasportare i propri lavori di arte.

Per sbaglio mi è caduto l'occhio proprio su questa cartelletta e ho notato quattro parole scritte sul lato posteriore con l'indelebile nero.

Faccio anche qui una premessa: anch'io, quando ero una piccola e spensierata adolescente (ebbene si, ora ho 20 anni e non lo sono più, ahimè!) avevo il vizio di pasticciare e scarabocchiare qualunque cosa mi capitasse a tiro, scrivendo stupide frasette o testi di canzoni che mi piacevano.

E' vero, può essere interpretato come un banale infantilismo, ma nonostante tutto, le cose che scrivevo avevano un significato, o quantomeno un senso.

Ma le "alte e profonde" parole che ho visto scritte su quella cartelletta erano "Baby, Baby, Baby ooh".

Al che mi si scatenò un'improvviso e bruciante attacco di gastrite tanto che, appena tornata a casa, necessitai all'istante di un'intera bottiglia di Maalox Plus formato 2 litri.

Voglio dire, già che tu ascolti quella sottospece di microcefalo poco crescito di nome Justin Bieber, la dice tutta sul tuo gusto e la tua capacità di giudizio; in più hai anche il coraggio di scrivere pezzi di una sua canzone e riportarli come se fossero i pilastri filosofici della tua vita!

Ma non solo! Riporti pure delle parole senza neanche un flebile barlume di senso! Anche se personalmente troverei molto difficile se non quasi impossibile, trovare anche solo un qualsiasi tipo di senso profondo (ma anche un senso e basta) nelle canzoni del suddetto microcefalo.

Ma in ogni caso credo che si possa trovare qualcosa di un tantino più significativo di "Baby, Baby, Baby ooh".

Ma che vuol dire? Dov'è il soggetto? E il verbo? Una subordinata di qualunque tipo? E quell'esclamazione che non ha ne capo ne coda?

Ma piuttosto scrivi qualcosa di sviolinato e zuccheroso del tipo "Le ali del tuo amore svolazzan sul mio cuore". Ha già più senso no? Quantomeno a livello sintattico-grammaticale!

Mah, forse sarò io che non riesco ad adattarmi a queste nuove tendenze, a questa "new generation" che prende sempre più piede; forse sono rimasta legata ad un'epoca in cui la parola "Musica" significava ancora qualcosa. Sarà, ma per quanto mi riguarda preferisco "fossilizzarmi" nel passato e rimanere fedele alla "vecchia scuola"!

13 nov 2010

Felicità è / 6

...sventare un tentativo di borseggio grazie alla propria prontezza di riflessi (e non volerlo rifare).

10 nov 2010

A chi tanti amanti ha

Quasi non ce ne accorgevamo, ma Cali di sinapsi ha appena compiuto un anno. Tanti auguri a noi. E ovviamente grazie infinite a Dio, Visnù, Krishna, Allah, Gesù, Christo l’impacchettatore, Batman, la principessa Sissi e la teiera di Bertrand Russell che è nei cieli, senza i quali questa meravigliosa avventura¬ non sarebbe stata possibile.

Allora, come desiderio vogliamo la pace nel mondo, perché siamo ragazze sèmplici, crediamo nella difesa della natura, nel valore della famiglia formata da uomo e donna e nella castità prima del matrimonio. E nella carbonara fatta senza metterci la ricotta salata. Perché di mamma ce n’è una e come lei non c’è nessuna. E poi insomma, con tutti sti frosci, che aumentano di giorno in giorno, viva la foca e che Silvio la benedoca. Scherza con i fanti ma lascia stare Enrico Papi.

Continuate a seguirci su queste frequenze, se vi va. Se non vi siete ancora dissociati.

Dina
Mio

7 nov 2010

Dettagli

Sabato sera. Gli altoparlanti di uno dei peggiori bar di Caracas diffondono una canzone dei Depeche mode...

Mia: «Non mi piacciono i Depeche Mode per come arrangiano le loro canzoni.»

Dino: «Sono capaci di rendere moscia qualsiasi canzone. Fammi l'esempio di una canzone un po' movimentata.»

Mia (con tono molto piatto): «♪ Hit me baby one more time ♪»

Mary: «Ah perché, l'hanno scritta loro?»

Dino e Mia in coro: *facepalm*

4 nov 2010

Amore 13eMezzo

Mia: farò una recensione di un film horror per cali di sinapsi u.u
Dino: oooooh
Mia: (chiediqualechiediqualecosìfacciolabattuta) ^.^
Dino: quale?
Mia: Amore 14
Dino: AAAAAAAAAAAAA
Dino: hahahah
Dino: ottima scelta
Mia: lol
Dino: ...bella topolona!
Ho visto cose che voi umani... non dovete vedere.

Facendo zapping su Sky gira che rigiro becco Amore 14
ma non può essere più tremendo di Scusa ma ti chiamo amore [ebbene vidi anche quello]”
pensò la mia ingenua testolina.

La storia fa più o meno così:

Tale Caro un giorno di pioggia si incontra e si scontra con Massi e #cosìììì il dolce sorriso di Carooo#....

Dicevo, si incontrano in questo negozio di dischi e dallo sguardo capirono che era amore. Il Massi, munito di folti boccoli, comincia a sbucare così da zozzi vicoletti per farle ascoltare una canzone, la trascina nei campi, a cena fuori e – questa ragà è una chicca – le regala una stella. Tutto lo stesso giorno dello scontro-incontro. Ovvio!

Il giorno dopo Massi scompare e per circa 60 minuti lei ci scartavetra le ovaie alla ricerca del MassiBoccoluto. Intanto Caro, che ha 14 anni, si mette un po' a mignotteggiare per dimenticare MassiBoccoluto e comincia a limellarsi a destra e a manca. Prima con lo sfigato del gruppo, poi con un tennista figlio di sta ciolla e poi con un burinazzo figlio di benzinaio con l'alito all'eau di Kebabbaro.

In contemporanea al mignottaggio pratico approfondisce pure la parte teorica con le amiche. Queste dolci ed innocenti 14enni passano giornate nelle loro stanzette a parlare di peni. Ad uncino per esempio. O circonciso per esempio. Ovviamente la madre di una delle mignotte ragazze ascolta il discorsi e si sente anche in dovere di intervenire per fugare i dubbi delle ragazze 14enni. Madre, la mia, sarebbe entrata brandendo un machete e facendo fuori tutte. Ma si sa... Madre mia è particolare.

Poi vabbè c'è tipo il fratello di Caro che vuole fare lo scrittore:

“eccolo il nostro Bukowski” disse un barista becero a Fratello con conseguenti sorrisetti dei presenti che, fingono, suppongo di conoscere Bukowski. Vabbè tanto alla fine non conclude nulla se non sbattersi la collega cameriera.

Alla fine Caro ritrova MassiBoccoluto. Lei è andata a cercarlo ovunque ma porella nulla. Ma un giorno a caso, in una discoteca a caso, in mezzo a delle canzoni a caso, metteno un lento, in discoteca. Sì. Io, lo sappiamo, sono una vecchia dentro e non vado molto in discoteca ma in anni di carriera mai sentito un lento in discoteca. Ma io frequento posti strani si sa. E poi guarda caso quella è proprio la loro canzone e peffforza. Caro fa per abbandonare la pista quando il MassiBoccoluto le appare dietro e dice "l'ho messa per te". Bello. Devi averci pensato molto per arrivare a 'sta genialata. Cazzo, ineccepibile.

Ora che MassiBoccoluto è stato ritrovato si comincia a mignotteggiare seriamente! Caro vuole fare all'ammore con MassiBoccoluto così chiede aiuto alle sue amiche, di 14 anni, che la spronano a perdere il suo candore, a 14 anni, fornendo succosi consigli, a 14 anni, parlando appunto di vari tipi di peni, a 14 anni. A 14 anni.

Lei allora si agghinda e va dalla fioraia a comprare dei fiori.

“Per chi sono?”

OH SANTO BIO PARCO MA FATTI I CAZZI TUOI!

Bella come il sole va all'appuntamento ma lui è in ritardo e non risponde neanche al cellulare! Qui cominci a sentire odore di tragedia ma poi *Blink Blink* lo vede entrare. Io faccio già per girare quando... vedo il nostro MassiBoccoluto limonare duro con la migliore amica di Caro. Sì ma anche tu MassiBoccoluto... sei scemo? Se avevi appuntamento con Caro in quel parco ti pare saggio andarsi a limellare con l'amica proprio lì? Dai lo vedi dalla faccia che la Caro è una di quelle che aspetta pure 5 ore. E poi Massi Boccoluto... siete a Roma. Roma cazzo! Scegli un altro parco no? Sti giovani d'oggi non li capisco.

Tornando alla nostra Caro dal cuore infranto. Vista la scena scappa e partono degli effettacci video di cui non si sentiva il bisogno. Casualmente arriva Fratello con la macchina bella, il fatto che teoricamente sia un morto di fame non deve tangerci, Caro salta su e si avviano verso il mare e nella sua testa parte un monologo il cui succo è qualcosa tipo “no cè ciò il cuore spezzato ma tanto ciò 14 anni, ciè la vita è lunga. Forse mi passerà. Forse.”

FINE

Bello! No dico, il film. Bello. Bravi. Incommensurabili. Molto vero. Toccante. Ho già detto bello?

Guardatelo néh!

p.s. Ad un certo punto muore il nonno. Ma tanto mi stava pure sul cazzo quindisbatteunacippa.

p.p.s. Ad un secondo certo punto lei parla di un sogno erotico dove uno fa per toccarle la patonza ma prima le chiede "posso?". Oh cristo.

p.p.p.s. Che poi lei per tre quarti di film ha 13 anni e mezzo. Pretendo che il titolo sia cambiato in Amore 13eMezzo.